top of page
POP: una rivista molto interessante per cui ho partecipato con un articolo fotografico e di storytelling tra le vie di Catania, precismente tra i suoi quartieri popolari. abitare, voce del verbo popolare

POP!

abitare, voce del verbo popolare

Circa 316 mila persone ed una voglia di riscatto ostacolata da vari fattori; il mare, l’Etna ed i misteri; tutto questo converge in 183 km quadrati nel centro-est della Sicilia, a Catania. Il mio viaggio alla scoperta dei luoghi più trincerati ed oscuri della città mi ha restituito delle emozioni che vorrei trasmettervi attraverso queste preziose foto. La mia città abbraccia tanti quartieri, tra questi San Giovanni Galermo, Fontanarossa, Librino e Zia Lisa accomunati dalla forte presenza di case popolari; la storia di ognuno di essi è differente ed affascinante al tempo stesso. I sobborghi catanesi vivono un totale abbandono comunale che li spinge sempre di più verso il baratro ed il degrado; la pulizia è inesistente le leggi non vigono e la malavita etnea ne fa da padrona mettendo in ginocchio tutti coloro che vorrebbero emergere.  A volte qualche sprazzo di luce dato da progetti artistici e sociali che però non bastano a risollevare ciò che ormai da anni ristagna in questi rioni ricchi di ottime architetture e splendidi paesaggi. La mia raccolta di foto non vuole essere una denuncia ma un invito a riflettere; fissando un obiettivo e creando con diversi scatti la descrizione di attimi ben precisi voglio che Catania, ma soprattutto i catanesi, si trovino al centro dell’attenzione. La distanza tra la lente della macchina e la realtà è minima se utilizzata con criterio, giacchè con uno sguardo attento potrete cogliere quella richiesta di aiuto dietro cui si nascondono tanti cittadini, basta poco.

 

“Son sabbia i minuti, spensierato mortale, da non lasciar scorrere senza cavarne oro!” . (Charles Baudelaire)

bottom of page